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La ‘Fattoria delle camelie’ di Chanel a Gaujacq: il laboratorio di ricerca a cielo aperto del fiore preferito di Mademoiselle Coco

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La camelia bianca, il fiore preferito di Mademoiselle Coco, emblema della Maison Chanel, si rivela un autentico tesoro botanico legato ad un territorio unico al mondo e ad un progetto straordinario

La storia di Chanel e della camelia inizia il giorno in cui Mademoiselle appunta per la prima volta una camelia bianca alla sua cintura, nel 1913. La sua semplicità, la sua forma grafica, la sua purezza e la sua vivacità invincibile (la camelia non teme di sbocciare in inverno) non potevano che sedurre Coco Chanel. La camelia divenne così molto più che il suo fiore preferito: un vero e proprio simbolo.

Nel sud-ovest della Francia, tra le colline verdeggianti del Béarn e le rive dell’Adour, si trova il comune di Gaujacq: è in questo territorio unico al mondo che Chanel porta avanti dal 1998 un progetto di portata straordinaria dedicato alla camelia, il fiore iconico della Maison di Rue Cambon. Un programma avviato in collaborazione con Jean Thoby, esperto internazionale di camelie, che da decenni cura uno straordinario giardino-conservatorio botanico in questo piccolo comune del dipartimento delle Landes.

In questo santuario dedicato alla conservazione delle piante sono ospitate 2.000 varietà di camelia provenienti da tutto il mondo, tra le quali due cespi nati dalle piante madri che sarebbero state ordinate dalla stessa Gabrielle Chanel più di un secolo fa. Ed è qui che il maestro botanico Jean Thoby supervisiona la raccolta del fiore emblematico di Chanel, la Camellia Alba Plena.

Questa regione del sud-ovest della Francia è perfetta per accogliere e coltivare la camelia, arrivata dall’Asia attraverso la via del tè nel XVII secolo, grazie alle equilibrate temperature invernali ed estive simili a quelle della Cina e del Giappone, paesi da cui proviene. “Il clima di Gaujacq è noto per le piogge distribuite durante tutto l’anno. I venti sono pressoché assenti, i terreni sono profondi e le sorgenti numerose”, spiega Jean Thoby. “Nel 1998”, ricorda, “abbiamo avviato una collaborazione con la Ricerca Chanel per realizzare degli esperimenti, prelevare piante e creare piantagioni. Provando e riprovando, anche grazie al confronto costante con il laboratorio di fitochimica, nel 2009 siamo arrivati a creare una prima coltivazione di Camellia japonica Alba Plena”. Senza il progetto di Chanel, questa varietà di camelia bianca, che è coltivata solo a Gaujacq, sarebbe potuta scomparire. Per poter continuare lo studio delle diverse parti della Camellia japonica Alba Plena e l’osservazione delle altre specie di camelia, Chanel ha ristrutturato l’azienda agricola secondo principi ecologici e l’ha dotata di un laboratorio di ricerca in fitochimica.

Questo fiore così delicato è una forza della natura

Con la sua fioritura invernale e il fogliame sempreverde, questa camelia è una pianta unica sotto molti aspetti, un autentico tesoro botanico. Esaminando la resistenza della Camellia japonica Alba Plena alle gelate invernali, la Ricerca Chanel ne ha compreso le straordinarie proprietà idratanti e l’ha resa, a partire dal 2009, il principio attivo fondamentale della linea di trattamenti Hydra Beauty.

La fioritura della Camellia japonica comincia ai primi freddi di gennaio e raggiunge il suo apice a marzo. Questo fiore inodore così delicato è una forza della natura: né l’acqua né il freddo compromettono i suoi petali. Non c’è nessun bisogno di forzare il destino: “Qui tutto è naturale, in armonia con la natura. Noi la accompagniamo, senza cercare di controllarla”, spiega Philippe Grandry, Responsabile delle coltivazioni Chanel nell’azienda agricola.

Tuttavia, i suoi fiori bianchi sono estremamente delicati e devono essere raccolti manualmente, uno ad uno, dopo la scomparsa della rugiada del mattino, in modo che siano asciutti per un’estrazione ottimale. Poi vengono depositati all’interno di cesti, avendo cura di evitare la minima alterazione. Dopo la pesatura, i fiori vengono immediatamente congelati per preservare l’integrità delle molecole attive prima di essere inviati in laboratorio.

Per preservare i preziosi principi attivi, Chanel utilizza la tecnologia microfluidica che permette di creare, all’interno della formula, delle microsfere di principio attivo. Ogni goccia, durante l’applicazione, libera tutto il potere idratante e rimpolpante dell’estratto di Camelia Alba Plena.

Grazie a questo progetto dalla portata senza precedenti, Chanel si fa garante delle condizioni di produzione del fiore emblematico dei suoi trattamenti skincare. In un’epoca in cui la tracciabilità e la sostenibilità delle risorse rappresentano una sfida ambientale sia etica che economica, il circolo virtuoso al centro del quale si colloca Gaujacq è straordinario.

Questo progetto illustra alla perfezione gli impegni di Chanel in materia di approvvigionamento vegetale: ispirarsi alla natura, il laboratorio più avanzato che esiste, per creare ingredienti innovativi ed esclusivi, collaborare alla creazione di filiere sostenibili perpetuando le collaborazioni con i produttori, preservare una forma di agricoltura favorevole alla biodiversità, rispettare le conoscenze ecologiche dei diversi protagonisti dei territori locali e le sinergie tra le varie componenti degli ecosistemi. Questo approccio unico si esprime da molti anni attraverso la creazione di filiere esclusive per la produzione delle materie prime: i laboratori a cielo aperto di Chanel.

“In ogni fase del processo di coltivazione, dobbiamo trovare i metodi più innovativi possibili, per questo ci troviamo in un vero laboratorio di ricerca a cielo aperto. Abbiamo la possibilità di diventare pionieri in questo settore, indicare una nuova strada per la protezione dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile e anche le nuove risorse da mettere in gioco”, spiega Philippe Grandry, Responsabile delle coltivazioni Chanel nell’azienda agricola.

Scegliere questo territorio specifico nel sud-ovest della Francia per coltivare la camelia, simbolo del patrimonio della Maison, e renderla la materia prima principale dei suoi prodotti skincare, dimostra che Chanel punta sul lungo termine e continua a scrivere la sua storia, una storia caratterizzata dall’impegno. Con la certezza, supportata dalla scienza, che la bellezza si coltivi, sia in senso letterale che figurato.

photo: credits Chanel

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Katia Sabato, fondatrice e editrice della webzine "Kate on Beauty". Beauty expert e appassionata di bellezza salutare, Spa e paradisi del benessere, dopo 17 anni di esperienza nel business del mondo cosmo-profumato, dal 2012 si occupa di redazione di contenuti beauty sul web. Inoltre, dal 2019, Katia è co-founder del progetto "The Spa Duchesses", la cui mission è creare e sviluppare protocolli e rituali Spa ispirati all'esperienza millenaria della Medicina Orientale con un mood moderno. Ne è un esempio il pluripremiato "Eastern Facelift & Gua Sha Facial" firmato Philosophia Botanica, vincitore di un Award come Miglior Trattamento Viso Spa dell'Anno 2020.