Face
ADDICTED PER L’HUILE-EN-MOUSSE NETTOYANTE DI CARITA (E QUALCOSA SU DI ME).
Ho capito nel tempo che per testare il grado di
“beauty addiction” verso un prodotto necessito delle
famose tre volte: nel senso che per una come me,
alla quale il termine COSTANZA decisamente calza un
po’ stretto (fondamentalmente amo testare, cambiare,
variare, è più forte di me!), arrivare ad utilizzare
un prodotto, una volta finito, per altre tre volte
consecutive, significa amore puro, ai limiti di una
vera e propria dipendenza affettiva.
E quando ti accorgi che di flaconi di quella
meravigliosa mousse, ne hai utilizzati decisamente
più di tre, ti rendi conto che ormai ne sei diventata
completamente “addicted”.
La meraviglia di cui parlo è l’ HUILE-EN-MOUSSE
NETTOYANTE JEUNESSE di CARITA, entrato a far parte
ormai a pieni voti della mia beauty-routine quotidiana
e della mia lista dei prodotti mai-più-senza:
e non solo perché elimina realmente e all’istante
ogni tipo di impurità e fondotinta, ma anche per
l’esperienza sensoriale unica di un olio-mousse che
è diventato ormai la mia coccola serale.
Ha una consistenza in olio, setoso e leggero, che
si trasforma, a contatto con l’acqua, in una mousse
morbidissima e piacevolmente profumata, che lascia la
pelle perfettamente detersa, morbida e luminosa.
Un piacere estremo per la pelle grazie al mix di olio
di mandorla dolce, camelia e soia che la nutrono,
insieme all’acqua di kiwi che dona estrema luminosità.
Valido alleato, naturalmente, la LOTION PERFECTION
JEUNESSE, leggerissima e fresca, che leviga ed idrata
la pelle: io amo picchiettarla sul viso senza
utilizzare il cotone, per una pelle morbida e luminosa.
Che poi a diventare ADDICTED delle texture e dei
prodotti CARITA ci vuole davvero ben poco:
per la loro morbidezza, la piacevolezza al tatto,
il profumo, l’efficacia, ça va sans dire, le piacevoli
sensazioni che lasciano sulla pelle, corpo compreso,
perché per me la bella stagione coincide con il
FLUIDE DE BEAUTE 14, e non esistono altri validi rivali.
Un amore che ho scoperto anni fa e che mi accompagna
piacevolmente ancora oggi.
Perché forse non tutti sapete che prima di intraprendere
quest’anno nuovi percorsi lavorativi e cimentarmi
in questa nuova esperienza da pseudo “Beauty-Blogger”
(anche se mi definirei piuttosto “Amante della Bellezza”,
perché poi per scrivere di certe cose non basta assere
un’assidua consumatrice di trucchi e belletti, ma devi
essere realmente spinta da una passione, quella
vera, pura ed incondizionata),
ho avuto, per quasi di sedici anni, una profumeria,
passione travolgente, che aveva preso decisamente il
sopravvento rispetto ad una professione che mi vedeva
di toga e codici munita, e dichiarata fin dalla mia più
tenera fanciullezza, quando sognavo di armeggiare
come naso nel cosmo profumato mentre le mie amiche
si professavano future ballerine.
Amore per questi prodotti nato quindi nel tempo e
con il tempo, amore trasmesso e amore condiviso,
perché di adepte, e di moltissimi adepti, ne ho creati
davvero tanti e senza molta fatica:
basta sentirne le consistenze ed assaporarne le
meravigliose sensazioni sulla pelle per diventarlo.
E ci sarà un motivo se anche il mio compagno,
al quale ho recentemente regalato un super idratante
dal fantastico pack nero lucido, alla sera,
prima di infilarsi sotto le coperte, immerge
letteralmente le sue dita nel mio vasetto di
LA CREME PARFAITE di Carita piuttosto che nella
sua, semplicemente dicendomi:
“La tua ha un profumo più buono…”
(photo: Carita- K.S.)