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PER DIECI MINUTI…
Il volo delle 06:40 che mi riporta a casa,
di quelli non troppo lunghi che durano giusto il
tempo di leggere un libro già cominciato,
buttato lì nella sacca tre giorni prima e
preso qualche settimana fa in un pomeriggio
piovoso, nella mia libreria preferita.
Anzi, era stato lui a prendere me, a conquistarmi,
mentre se ne stava lì sullo scaffale con la sua
copertina azzurra come il cielo:
è stato un attimo, e poco dopo era nella sacchetta
insieme agli altri quattro.
Il cielo è azzurro e terso, ci si inebria tra
le nuvole rosa, si vola leggeri, forse perché
anch’io sono leggera.
Scorrono veloci le pagine, una dopo l’altra,
tutte d’un fiato, senza neanche accorgermi del
tempo che passa lassù.
Le coincidenze con le mie esperienze di vita,
e forse con quelle di molte di noi, sono tante:
le storie d’amore, il narcisismo della disperazione,
la resistenza al cambiamento, la voglia di colmare
un grande vuoto, di qualsiasi tipo, con delle cose
belle ed accorgersi, quasi per caso, di averlo fatto,
o quantomeno di aver iniziato a provarci veramente.
Un gioco, un semplice gioco…
-Le va di fare un gioco?
-Quale?
-Per un mese, a partire da subito, per dieci minuti
al giorno, faccia una cosa che non ha mai fatto.
Una qualunque. Basta che non l’abbia mai fatta.
-E poi, Dottoressa, alla fine che succede?
Avrò indietro la mia vita?
-Ne riparliamo tra un mese, Chiara.
Intanto giochi, si impegni e non bari, mi raccomando.
Ecco, sembra la cosa più semplice del mondo,
dedicare dieci minuti al giorno a fare qualcosa,
qualsiasi cosa che non abbiamo mai fatto nella
nostra vita e vedere l’effetto che fa:
sembra funzioni, funziona per Chiara che
mette lo smalto fucsia sulle unghie, suona il
violino, cammina all’indietro, impara a guidare,
coltiva semi di lattuga e ricama.
Non so a voi, ma a me sembra che tutti attorno si
fermino. Si saldino ad un punto di arrivo e
si sentano arrivati.
Mentre si dovrebbe ricominciare ogni giorno,
provare, aver anche un po’ paura di quell’inizio,
quella paura positiva che fa da motore alle cose nuove,
a tutte le prime volte.
Basta lasciarsi alle spalle tutti i vecchi schemi
mentali che soffocano la vita ed abbracciarla
questa vita, insieme a tutte le novità che ci porta.
Scrivere questo blog, più di tre mesi fa, è stata
una delle mie prime cose nuove,
e ce ne sono stati tanti altri di “dieci minuti”
per ritrovare quell’entusiasmo che si credeva perso.
E dieci minuti possiamo trovarli davvero ogni giorno
per fare tante cose nuove che non abbiamo mai fatto.
Passare uno smalto rosso per esempio, perché no?
Perché, vi assicuro, non occorrono più di dieci minuti,
top coat compreso ( e ve lo dice una che lo stende
alle 7:00 del mattino tra l’attesa del caffè e
l’invio di una mail).
Osare un rossetto rosso, anche al mattino, per colorare
una giornata grigia, perché chi l’ha detto che
il rosso sia adatto solo alla sera?
Troviamo dieci minuti per noi, per coccolarci, per
un gesto di bellezza che ci faccia sentire vive.
O più semplicemente buttiamoci.
Osiamo.
Anche vergognandocene, ma divertiamoci e
liberiamoci dalle zavorre dell’abitudine,
anche solo per dieci minuti,
ogni giorno…
P.S. Grazie a Chiara Gamberale per questo
“gioco” assolutamente terapeutico.
P.S. Perché non ci si ricordi di leggere solo
il 23 Aprile, Giornata Mondiale del Libro
e dell’Editoria.
Perché “cercando le parole si trovano i pensieri”.
(CREDIDS: TUMBLR)